Le persone disabili ai concerti stanno in luoghi separati. Chi ha un corpo visibilmente “diverso” non è considerato un cliente come gli altri.
Secondo certe regole (che cambiano da organizzazione a organizzazione) una persona in carrozzina, manuale o elettrica che sia, o cieca costituisce intralcio per sé e per gli altri ed è un pericolo per la sicurezza.
Ma i bambini o gli anziani o le persone che zoppicano nessuno li mette nelle zone con le sbarre. A loro si permette, giustamente, di prendersi le proprie responsabilità, perché solo alle persone disabili è considerato accettabile negare l’autodeterminazione.
Tutto in nome di una presunta “sicurezza”, che troppo spesso si invoca per togliere i diritti alle persone.
Varie persone disabili a queste regole non ci stanno. Molte persone cieche che possono fingersi “vedenti” si mettono un paio di occhiali scuri e vanno dove preferiscono. Noi due non possiamo fingerci non disabili, dunque di solito ci rifiutiamo di muoverci finché l’organizzazione non cede.
Le regole devono essere giuste e sensate. Se sono ingiuste ci si ribella e si cercano soluzioni.
[Maria Chiara e Elena]