foto di Chiara e Elena che si guardano. In trasparenza, la bandiera della Palestina

#FreePalestine

No, non è una guerra. Non è questione di “entrambe le parti hanno le loro ragioni”.

È un genocidio. È colonialismo, ed è Apartheid.

Abbondano le vignette che la fanno sembrare una disputa religiosa. Ma non c’entra la religione, c’entra che Is*aele vuole la terra e per farlo vuole fare pulizia etnica dei Palest*nesi.

Gran parte dei media ne parlano come se fossero forze pari. Non lo sono. La Palest*na è un territorio occupato, senza esercito, completamente controllato da Is*aele (elettricità, merci, medicine, documenti, spostamenti…).

Tra l’altro in questi giorni non possiamo non pensare continuamente alle persone disabili Palest*nesi. Senza assistenza, senza elettricità per gli ausili, magari più lente a scappare. Il privilegio di vivere in un paese non occupato e dove non piovono bombe è il privilegio più grande che abbiamo.

Usiamolo, questo privilegio. Informarsi (ad esempio, per iniziare, su Giovani Palestinesi d’Italia o @subhi.taha su Instagram), informare e manifestare è davvero il minimo, in un paese che porta avanti una narrazione distorta o il silenzio.

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