Elena è distesa sulla sua carrozzina e sorride. Indossa un top nero col pizzo, shorts neri in finta pelle e ballerine argento metallizzate. Sullo sfondo, il centro storico.

La mia esperienza all’università triennale

Quando ho fatto l’università triennale è stato un continuo di problemi di accessibilità assurdi.

Ogni due settimane ce n’era una.

C’è stato l’ingresso senza scalini chiuso a cadenza regolare e senza portieri. C’è stato che non mi volevano dare i pass per le mie assistenti, che quindi non potevano entrare e uscire dagli edifici senza di me. C’è stato che volevano che pagassi mille sterline in più degli altri per rendere accessibile un viaggio formativo. C’è stato un montacarichi che aveva il pulsante esterno rotto e per mesi ho dovuto raggiungere quello interno funzionante facendo acrobazie con un manico di scopa. C’è stata la mensa chiusa dopo un certo orario, e io intrappolata in una parte dell’università perché la mensa era l’unica via senza scalini. Ci sono state le innumerevoli aule inaccessibili, e io che una volta sono salita in braccio per le scale e ho fatto lezione sdraiata su un tavolo. C’è stata l’aria condizionata sparata nell’unico angolo accessibile dell’auditorium, e non la volevano abbassare, mettiti il cappotto.

Queste sono solo alcune cose.

Ho la vecchia casella di posta che straripa di email scritte da una me ventenne incredula che si sbatte per risolvere le varie questioni. Era qualcosa che mi occupava parecchio tempo. Tramite nuove fantastiche competenze che ho acquisito in itinere e un’alta dose di cinismo, ho risolto tutto. A parte la cosa del manico di scopa, cioè, per cui non mi sono presa la briga.

Quest’anno, data la pandemia, ho fatto la magistrale online. Avendo una disabilità fisica, non ho avuto problemi di accessibilità. Questo non significa assolutamente “evvai facciamo tutto online per le persone disabili così non dobbiamo pensare all’accessibilità” (ho già visto un andazzo in questo senso in vari articoli e commenti sull’internet). Online fa schifo a livello sociale. Semplicemente, quest’anno ho avuto l’esperienza di apprendimento così come dovrebbe essere, senza distrazioni (stress da pandemia a parte, ovviamente). È stata decisamente una novità, e mi sono resa conto di quanto cavolo di lavoro extra avevo alla triennale.

[Elena]

*Questo post è stato scritto per rimandare la scrittura della tesi*

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