Cosa consigliereste a un adolescente disabile?

Ci scrivono:

Cosa consigliereste ad un ragazzo o una ragazza con una disabilità fisica, che studia e intanto deve dimostrare quotidianamente di essere uguale agli altri?

Innanzitutto gli diremmo che non deve dimostrare di essere uguale agli altri.

Di fronte alla svalutazione e alle basse aspettative da parte di alcuni, potrebbe venire voglia di sfoggiare i propri successi personali e le proprie abilità. Ma è importante ricordarsi che il nostro valore come esseri umani è intrinseco, non si ottiene tramite il successo nello studio o il talento. Sforzarci di dimostrare continuamente qualcosa ci allontana dall’essere noi stessi in modo autentico e dai nostri veri desideri.

Gli diremmo poi che le difficoltà che sperimenta per il fatto di vivere in un mondo in cui spesso è l’unica persona disabile della stanza sono una gran rottura, ma che le condivide con tantissime altre persone, e che trovarsi “ai margini” significa avere un punto di osservazione privilegiato sulla realtà. Gli consiglieremmo di essere sé stesso senza cercare di nascondere o minimizzare la propria disabilità: chi ha problemi con la disabilità di qualcun altro ha delle insicurezze profonde, mentre le persone con cui vale la pena essere amici non avranno problemi con la disabilità.

Gli ricorderemmo che è lui il maggior esperto di sé stesso, di quello che può e non può fare. E che non è solo: forse non le ha ancora incontrate, ma ci sono milioni di persone disabili che combattono le stesse battaglie.

Gli consiglieremmo di fare rete il prima possibile con altre persone disabili.

Descrizione immagine: Chiara e Elena sulle loro carrozzine elettriche, Chiara ha i capelli neri e indossa una maglietta rosa e shorts bianchi, Elena ha i capelli castani e una maglietta nera

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