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Informativo, franco e diretto e un po’ provocatorio: i cartelli che ci piacciono.

Informativo, franco e diretto e un po’ provocatorio: i cartelli che ci piacciono.

Sento dire spesso che i bambini sanno essere spietati con chi è “diverso”.
Nella mia esperienza di persona che gira in carrozzina elettrica, io questa spietatezza non la vedo.

Non voglio scrivere cose inutili sulla donna che il 6 settembre ha ucciso i suoi figli disabili in provincia di Cagliari.

Metto a cadenza regolare degli annunci su internet per trovare i miei assistenti personali.

Sono peggio le barriere architettoniche o quelle “mentali” (intese come pregiudizi e commenti inopportuni)?

Qualche tempo fa sono andata a un concerto.

-Ti stimo.
-Ah! Grazie… Ehm…. perché?
-Perché sei un esempio!

Il Pride. Io e Chiara siamo andate a quello di Rimini, ed è stato davvero molto bello.

La nostra società ha un’idea precisa di chi sia la persona disabile “giusta”, vincente, di successo: quella che non parla (troppo) di disabilità.