
Di notte sogno le scale
Qualche notte fa ho fatto un incubo. Ho sognato che ero alla mia vecchia università a Londra, stava per iniziare una lezione.
Qualche notte fa ho fatto un incubo. Ho sognato che ero alla mia vecchia università a Londra, stava per iniziare una lezione.
L’accessibilità e l’inclusione me le hanno insegnate (anche) i miei maestri delle elementari.
Sono una donna e sono disabile. Vengo discriminata per entrambe le cose, eppure la discriminazione per il fatto che sono disabile è più forte, e a volte oscura la discriminazione per il fatto che sono donna.
Ho ventitré anni ma, per quanto può sembrare assurdo, mi è capitato più di una volta di essere scambiata per un bebé.
Devo andare a un evento in un Hotel a cinque stelle, e scrivo un messaggio per chiedere se è tutto accessibile.
Informativo, franco e diretto e un po’ provocatorio: i cartelli che ci piacciono.
Qualche tempo fa sono andata a un concerto.
Il Pride. Io e Chiara siamo andate a quello di Rimini, ed è stato davvero molto bello.
Una bambina disabile in carrozzina di Ardea non è andata in gita. Stando alle notizie, all’autobus con la rampa è stato ritirato il libretto, non è stato trovato un altro autobus accessibile e la bambina è rimasta a scuola.