Nella notte tra 16 e 17 agosto, a Roma, Michele Daini è stato aggredito verbalmente e fisicamente da una pattuglia del commissariato Romanina, tra le risate di una seconda pattuglia sopraggiunta successivamente.
L’aggressione è iniziata già prima che fornisse le sue generalità. Uno degli agenti in particolare ha cominciato minacciandolo e insultando lui e la sua disabilità (aveva il contrassegno nominale esposto sull’auto), Michele è stato spinto a terra ed è stato chiamato “handicappato”.
Una delle frasi pronunciate da un aggressore è stata “Adesso il governo è cambiato, sono caz*i vostri e di tutti quelli come te”.
Michele è un ragazzo disabile con alcuni problemi di salute.
Sul verbale non è stato contestato nessun reato. Nell’auto non è stata trovata droga, in ospedale è stata accertata la negatività per alcol e sostanze stupefacenti (non che il loro uso avrebbe giustificato l’aggressione subita, chiaramente).
A Michele è stata data una prognosi di 20 giorni e sono state accertate le lesioni a suo carico. Al momento non può dare altre informazioni, dato che procederà per vie legali.
Vogliamo contribuire nel nostro piccolo a fare risonanza su questa aggressione di stampo fascista.
La violenza da parte della polizia in Italia è un problema serissimo. Le persone che – secondo la percezione diffusa e distorta – sono deboli o “stravaganti” vengono spesso prese di mira da chi, nella polizia, vuole abusare del proprio potere. Sono frequenti, purtroppo, delle vere e proprie profilazioni su base razziale (cioè le persone non bianche vengono prese di mira), socio-economica (chi sembra più “povero” viene visto con sospetto), e anche estetica (a esempio chi ha molti tatuaggi o ha un aspetto “non convenzionale”).
Come collettività, è nostro dovere contribuire a far sì che queste violenze non succedano. A far sì che non sia così difficile in questi casi ottenere giustizia. A far sì che ognuno di noi possa girare tranquillo per le strade senza il rischio di essere picchiato o ucciso, e che nessuno si creda impunito.
Consultate il sito di ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa – Onlus, se non lo conoscete!
Descrizione immagine: un’auto della polizia e la scritta “Tw: violenza della polizia”