Allora non conoscevo la parola abilismo, ma lessi “Il giardino segreto” alle medie e “Uomini e topi” alle superiori e mi lasciarono molto male. Un sapore dolciastro e la sensazione che stessi leggendo qualcosa di sostanzialmente vuoto per “Il giardino segreto”. E un bel po’ di magone e amarezza per “Uomini e topi”. Mi sembrava che gli autori credessero di far passare chissà che messaggi innovativi coi loro libri, quando invece io li trovavo irrealistici, insulsi e offensivi.
Poi possono pure essere dei classici, ma sono abilisti!
[Elena]














