
Appello a parlare di abilismo
Sei disabile e indecisə se parlare o no pubblicamente di abilismo?

Sei disabile e indecisə se parlare o no pubblicamente di abilismo?

Ci sono ricaduta e ho visto un altro film con un personaggio disabile: “Tutti in piedi”. Raramente ho visto una storia d’amore rappresentata così male.

L’abilismo non è solo guardare alle persone disabili con pietà e condiscendenza.
Non sono solo le molestie per strada alle persone disabili, accarezzare loro la testa e chiedere “Ma perché sei così??”.

Ma un girone dell’inferno per chi è troppo impegnato a fissarti…

No, non vogliamo essere coinvolte da giornalisti a cui le persone disabili interessano come storie commoventi di “coraggio” (e non certo come lettori e lettrici).

È fantastico avere vicine persone il cui lavoro è in pratica essere attente alle tue necessità, persone specializzate nelle tue preferenze, con cui tocchi con mano che il consenso non è affatto cosa vaga ma deve essere sempre la priorità. E poi lo applichi a tutti gli aspetti della vita, come bonus.

Non è facile fare l’università da persona in carrozzina.

È ovviamente solo la mia esperienza, ma a me personalmente essere disabile ha permesso di essere più libera da alcuni condizionamenti sociali sul corpo.

Leggendo sui social mi capita di soffermarmi sui commenti – mannaggiammè – sotto post o articoli vari che parlano di disabilità. È più forte di me, devo leggerli, così come per un periodo dovevo leggere compulsivamente i post di Salvini, è un problema serio.