
Oggi è il compleanno di Elena, compie 25 anni!
Sentiamo dire spesso che le categorie oppresse devono educare gli altri. Dovremmo spiegare loro come viviamo, cosa facciamo e come siamo, così poi loro finalmente capiranno e ci riconosceranno come pari.
Quando studi diritti umani, si discute di argomenti contemporanei legati alle varie identità marginalizzate e ti si scatena il demone perché non viene quasi mai considerata la disabilità.
Sei disabile e indecisə se parlare o no pubblicamente di abilismo?
È fantastico avere vicine persone il cui lavoro è in pratica essere attente alle tue necessità, persone specializzate nelle tue preferenze, con cui tocchi con mano che il consenso non è affatto cosa vaga ma deve essere sempre la priorità. E poi lo applichi a tutti gli aspetti della vita, come bonus.
A volte le persone non disabili si vantano di “non vedere la disabilità”
Il Disability pride per me è essere contenta di chi sono in un mondo che mi dice costantemente che non dovrei.
Negli anni Settanta in Colorado c’era un certo Wade Blank, un uomo non disabile che andò a lavorare come operatore in una struttura residenziale dove vivevano delle persone disabili.