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Che cos’è la disabilità?

Leggere troppi articoli smielati su fatti riguardanti gente disabile mi ha spinto a vomitare qui la mia concezione di “disabilità”. Enjoy!

Che cos’è la disabilità?

La disabilità è un’identità sociale, politica e personale.

La disabilità è qualcosa per cui vieni discriminato in modo sistemico tramite leggi e pratiche mentre cerchi di vivere la tua vita. È una condizione di oppressione sociale che ha origine dalla risposta inadeguata dello Stato ai bisogni dati da una diagnosi medica. Tale oppressione nasce dai pregiudizi radicati nella cultura su chi dovresti essere, cosa dovresti fare e come dovresti comportarti in virtù del tuo essere disabile.

La disabilità è un aspetto che mi caratterizza ma non mi definisce in modo totalizzante. Potenzialmente, la disabilità può diventare una chiave interpretativa della realtà, dato che offre la possibilità di vedere le cose in modo critico e senza certi filtri e sovrastrutture, così come succede ad altre minoranze: essere posto in una condizione di svantaggio sociale è un incentivo a guardare in modo critico e mettere in discussione lo status quo.

La disabilità è un fattore che ti unisce al movimento per i diritti civili, facendoti conoscere una comunità di attivisti meravigliosi. È un’identità da abbracciare e di cui essere orgogliosi, nel senso di: pride.

La disabilità NON è: una diversità, semplicemente perché la normalità non esiste, e non c’è niente da cui si devia. Ci sono solo canoni e regole imposti su ciò che è percepita come “la normalità”.

La disabilità non è qualcosa a cui anteporre “nonostante…”, non è una cosa “da superare”, o “da accettare”, semplicemente è. Non è qualcosa per cui scusarsi.

Non è una sfortuna, non è un possibile deterrente a voler vivere, una cosa con una negatività intrinseca. Non è una diagnosi medica da appiccicare come uno stigma con conseguenze più individuali e fisiche che sociali. Non è una cosa per cui si ha bisogno di pietà e di spirito caritatevole.

Non è qualcosa di indesiderato, qualcosa che ti rende inferiore e meno degno di rispetto e di opportunità, da cui distanziarsi e dissociarsi.

Non è lo spunto per una storia sdolcinata.

[Elena]

1 commento

  1. la normalità dal punto di vista statistico esiste ma non deve avere valore morale nè togliere dignità a qualunque minoranza ed essere minoranza non deve rendere inferiore nessuno. La disabilità oggettivamente è qualcosa di "indesiderato" e non può non esserlo anche per chi ne soffre, ma questo non rede indesiderabili le persone disabili, non più dei normodotati

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