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Quando si scarica la responsabilità delle oppressioni sociali sugli oppressi

Non stare sempre a lamentarti, sforzati di trovare modi per aggirare le barriere architettoniche

Supera i tuoi limiti

Devi adattarti, trovare alternative

Datti una calmata e fai la tua parte per essere accettato. Parlare di abilismo è esagerato, sei tu persona disabile che devi porti nel modo giusto. Sei tu che devi impegnarti per far vedere quello che vali

Se lo vuoi, puoi

Più o meno come:

Perché non riduci di più il tuo impatto ambientale? Evita la macchina, riduci la plastica, autoproduci più di quello che stai facendo! Dipende tutto da te e dai singoli come te.

Così magari non pensiamo al fatto che i governi non stanno facendo niente di serio per la crisi climatica.

Tu, donna, non girare da sola di notte, e mettiti vestiti poco appariscenti così non rischi violenze. Dipende da te.

Così magari non pensiamo al fatto che non si fa abbastanza per la prevenzione, e a quanto è radicata nella società la cultura dello stupro.

Il contagio del virus è tutta colpa dei runner e di chi esce di casa troppo spesso o fa troppe volte la spesa!

Così magari non pensiamo ai danni fatti dalle pretese di non bloccare delle attività perché la produzione prima di tutto, o dal fatto che le persone sono state costrette a lavorare senza protezioni, o dalla cronica scarsità di fondi per la sanità.

Siamo sempre spinti a depoliticizzare. Vediamo la politica come qualcosa di molto lontano da noi, che guardiamo in TV. Mica come un processo sociale in cui tutti partecipiamo.

Chi ci governa è distante, tipo star della TV, è difficile che realizziamo davvero quanto sia responsabile per i problemi collettivi. E quindi è più facile puntare il dito verso “pesci” più piccoli. La colpevolezza e il senso di colpa vengono redistribuiti verso i singoli.

Vale per qualsiasi problema sociale: quando pensiamo al problema, ci siamo allenati a far rimanere sullo sfondo quelli col potere di risolverli. Così, a diventare oggetto della rabbia sono i nostri vicini di casa che sbagliano. O noi stessi.

Ci hanno insegnato a incanalare la responsabilità lontano da quelli che sono i più responsabili e verso quelli con meno influenza; via dal collettivo e verso il singolo.

Il capitalismo ci ha insegnato a non vedere i problemi come condivisi ma come personali: non devono essere risolti insieme ma individualmente, stringendo i denti, facendo sacrifici.

[Maria Chiara]

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