Elena è distesa sulla sua carrozzina, con il libro "Harry Potter e la Pietra Filosofale" caduto sulla faccia. Ha i capelli sciolti, lo smalto rosso e una maglietta blu con una stampa di frutta stilizzata.

Riflessioni su Harry Potter all’ennesima rilettura

A me piace un sacco rileggere libri e rivedere film che mi sono piaciuti, sono abbastanza fissata, perché ogni volta trovo qualcosa di nuovo che non avevo notato, oppure sono cambiata io e interpreto le cose in modo diverso.

Sto rileggendo Harry Potter, perché da sempre spesso rileggo Harry Potter quando sono a casa malata, oppure quando sono un po’ incazzata, o stanca. Di solito prendo un libro della serie che mi ispira in quel momento e leggo quello. Vivere in mezzo a una pandemia richiede cose più strong, quindi sto rileggendo tutta la serie dall’inizio.

Era da un po’ che non la leggevo tutta, e lo capisco ad esempio dal fatto che l’ultima volta non avevo capito che Lupin è figo (pensavo fosse troppo vecchio, vabbè DETTAGLI).

Ebbene, Chiara l’altro giorno mi ha fatto notare (nerd alert) che i genitori di Neville Paciock, i due Auror “torturati fino alla follia”, vivono da quindici anni in UN CACCHIO DI ISTITUTO. Anche questa è una cosa che non avevo notato in modo consapevole. I genitori di Neville, (ma anche Allock, che vive lì da qualche anno) sono disabili, non sono autosufficienti, e nemmeno il mondo magico ha un sistema di assistenza personale autogestita. Tutto fa pensare che vivranno per sempre in quella struttura. Fantastico.

Vabbè, a parte questo. Ora la Rowling ha ricominciato con i tweet contro le persone trans. Cos’è, la terza volta?? E io che volevo essere una inflessibile che rigetta l’arte fatta dalla gente stronza.

[Elena]

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