Come funziona la discriminazione? Cos’è che giustifica il considerare una categoria di persone come “altro da te” e come qualcuno su cui applicare trattamenti separati (e peggiori)?
Un approccio che vediamo ovunque è quello che prevede che le persone disabili “si integrino” o “vengano incluse” nella società. Ed è un approccio che ha moltissimo a che vedere con questo processo di costruzione dell’altro. Chi si deve integrare, per definizione, è un “altro”, è qualcuno che sta al di fuori.
Ecco perché il capitolo 5 si intitola “La retorica dell’integrazione”. Gli esempi che porto sono le retoriche sulla scuola e sul lavoro (e i loro nefasti risultati) quando si tratta di disabilità.
Il capitolo inizia con un raccontino sulla mia esperienza scolastica, una lista di cose disagianti che mi sono successe nel corso degli anni che a vederle in fila mi è presa l’ansia. 😂