Ci scrivono:
Sono una ragazza di Parma di 33 anni, ho una malformazione genetica con conseguenti problemi motori, e per questo dall’età di 3 anni conduco la mia vita assieme al mio fedele compagno Pippo, un tutore che indosso tutto il giorno tutti i giorni e che mi permette di svolgere ogni attività quotidiana.
All’asilo la mia maestra si era prefissata di riuscire a farmi svolgere qualunque attività con i miei compagni, dai giochi alle scale, e persino il ponte mobile dello scivolo (inaspettatamente nonostante le difficoltà motorie ci riuscivo).
Quando l’asilo finisce si chiude un capitolo meraviglioso e se ne apre uno un po’ meno: la scuola!! Qui cominciano i problemi, non tanto legati alle mie difficoltà fisiche quanto piuttosto ai pregiudizi che le persone hanno nei confronti della disabilità; è con questi che da qui in poi ho dovuto e devo ancora lottare. È proprio negli anni della scuola che conosco il vero significato del termine abilismo, anche se riuscirò a dargli un nome solo dopo diversi anni. Ho conosciuto il termine abilismo nelle prese in giro dei compagni per il mio modo di camminare, nelle innumerevoli attività organizzate a scuola senza tenere conto delle mie difficoltà motorie, come se fossi quasi trasparente, e, la cosa peggiore, senza tener conto del senso di esclusione che avrei e che ho avvertito. Ma nonostante questo la scuola mi ha lasciato anche qualcosa di bello! In particolare alle superiori, dove ho fatto la prima vera scelta e ho seguito la mia passione per gli animali, in particolare i cavalli, e ho scelto agraria.
L’università è stata un cammino molto lungo, a montagne russe, come dico spesso, ci sono state diverse persone su questo cammino che hanno messo in dubbio la mia riuscita facendomi ritornare giù proprio come nelle montagne russe. Nonostante questo io non ho mai smesso di credere nei miei sogni, e nel 2016 sono diventata dottoressa. Nonostante l’incredulità del mondo del lavoro sono riuscita nel mio obbiettivo, oggi lavoro in un ufficio di controllo qualità alimentare.
Descrizione immagine: Il testo “È proprio negli anni della scuola che conosco il vero significato del termine abilismo, anche se riuscirò a dargli un nome solo dopo diversi anni” e #StorieDiAbilismo. Grafica blu con riquadro bianco