Questa è la mia immagine di WhatsApp

E questa è quella che avevo prima

Foto a figura intera di Elena sulla carrozzina. Ha una canottiera di pizzo nera, una minigonna nera di ecopelle e ballerine argento, e Chiara dice che sembra Trilly cattiva.

MA

Periodicamente tolgo la foto e divento un cerchio colorato anonimo.

Perché? Perché così quando devo contattare determinate persone mi evito un sacco di scocciature.

Se contatto un albergo, posso non dire che sono disabile e così essere sicura che non mi faranno un preventivo gonfiato.

Chiederò ai gestori dei locali se ci sono scalini e nessuno mi dirà “oddiooo ma con quella carrozzina non ci passi” dopo aver dato un’occhiata alla mia foto.

Posso dire che la persona disabile è “nel mio gruppo” senza dire che sono io, evitandomi domande inutili o toni paternalistici.

Posso iscrivermi a un corso senza problemi, evitando una possibile discriminazione nella fase di ammissione.

Posso chiedere conferma dei requisiti di accessibilità che mi servono lasciando avvolta la mia disabilità di mistero per ridurre il tempo perso (già è una gran palla dover chiedere le info di accessibilità, che di solito non sono disponibili pubblicamente).

Se avete il mio numero e vi siete chiesti perché ogni tanto tolgo l’immagine del profilo… questo è il motivo.

Tolgo e rimetto, tolgo e rimetto, tolgo e rimetto.

This is my life

[Elena]

Sono disperata? Sì
Mi perdo d’animo? No (di solito, insomma)
Seguitemi per altri consigli e ricette su come fargliela sotto il naso all’abilismo (circa).

Descrizione immagine: Foto a figura intera di Elena sulla carrozzina in un campo di lavanda. Ha i capelli lunghi castani e indossa un top argento glitterato, shorts di finta pelle neri, ballerine nere.

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