
UK e percezione della disabilità
Usare una carrozzina significa che quando sono in un gruppo nuovo è abbastanza evidente uno “sguardo” di un certo tipo da parte di alcune persone.

Usare una carrozzina significa che quando sono in un gruppo nuovo è abbastanza evidente uno “sguardo” di un certo tipo da parte di alcune persone.

Essendo disabile e donna, mi capita di beccarmi gli epiteti “insistente”, o “difficile” quando devo essere assertiva e difendere i miei diritti (cioè, coff coff, abbastanza spesso).

Ci fermano i carabinieri. La mia assistente accosta. Un carabiniere si avvicina al finestrino, vede la mia carrozzina vicino al sedile posteriore e fa una faccia accorata.

Il medico che ha postato la foto del bambino con l’ittiosi che i genitori hanno scelto di non tenere parla del caso in modo tranchant e dicendo alcune cose molto problematiche su quel bambino disabile – e quindi, su tutti i bambini disabili; anzi anche sugli adulti.

25 cose che le persone disabili si sentono dire.

Oggi Freyia Haraldsdóttir, attivista femminista islandese, va in Corte Suprema per essere considerata alla pari di tutti gli altri candidati non disabili nella procedura che porta all’affido di minori.

Quando sono in un gruppo di persone nuove capita spesso che almeno qualcuno si presenti a tutti (non disabili, ovviamente) tranne che a me, e che rivolga la parola a tutti tranne che a me.

Una ragazza in carrozzina che inizierà l’università a Bari non ha trovato nessun appartamento in condivisione per lei e sua madre.

“Una ragazza modello” di Cynthia Voigt è stato, a quanto ricordo, il primo libro in cui ho incontrato delle descrizioni di abilismo, anche se poi il termine esatto l’ho scoperto parecchi anni dopo.