
#StorieDiAbilismo (15)
“Faccio richiesta per la sedia a rotelle motorizzata e l’ASL chiede un certificato di assenza di deficit cognitivi”
“Faccio richiesta per la sedia a rotelle motorizzata e l’ASL chiede un certificato di assenza di deficit cognitivi”
La giunta Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia che amministra le Marche (la
È la nostra stessa storia, è la storia di decine di nostri amici e potrebbe essere quella di tutti, dato che tutti possono diventare disabili.
Sapevate che se una persona domani diventa non autonoma (per incidente o malattia) e non è ricca/non è circondata da una rete di persone/non vuole dipendere da familiari o partner… il suo unico diritto garantito è vivere in un istituto?
In Italia nel 2021, eh, non nel 1931.
Ogni tanto riemerge dal discorso di qualche politico (a destra e a sinistra) l’idea che i sussidi per le persone disabili siano un costo eccessivo. Un surplus. Un privilegio.
Le persone non autosufficienti stanno pagando un prezzo altissimo per la pandemia.
C’è una questione femminista che molto raramente viene affrontata dal femminismo. Qualcosa che riguarda il controllo sul proprio corpo, la libertà, gli squilibri di potere, la possibilità di esercitare scelte e le pari opportunità – tutti punti cardine del femminismo.
È fantastico avere vicine persone il cui lavoro è in pratica essere attente alle tue necessità, persone specializzate nelle tue preferenze, con cui tocchi con mano che il consenso non è affatto cosa vaga ma deve essere sempre la priorità. E poi lo applichi a tutti gli aspetti della vita, come bonus.
Non è facile fare l’università da persona in carrozzina.