
Messaggio a “Non una di meno”: femminismo e disabilità
Un mese fa ci siamo accorte che nel manifesto sull’8 marzo di Non Una Di Meno, le persone disabili non erano citate insieme alle altre minoranze.
Un mese fa ci siamo accorte che nel manifesto sull’8 marzo di Non Una Di Meno, le persone disabili non erano citate insieme alle altre minoranze.
L’orrore nazista è cominciato con le persone disabili. Esse furono un vero e proprio laboratorio di sterminio per elaborare i mezzi più efficaci da usare poi nei campi di concentramento.
Sono una donna e sono disabile. Vengo discriminata per entrambe le cose, eppure la discriminazione per il fatto che sono disabile è più forte, e a volte oscura la discriminazione per il fatto che sono donna.
Non voglio scrivere cose inutili sulla donna che il 6 settembre ha ucciso i suoi figli disabili in provincia di Cagliari.
È dura lottare per i propri diritti quando in fondo in fondo si pensa di non meritarseli.
“Ausmerzen – Vite indegne di essere vissute” è un libro importante, scritto in modo così intenso da essere a volte insopportabile.
L’abilismo è la discriminazione nei confronti delle persone che hanno una disabilità.
Il fatto di usare una carrozzina elettrica mi fa sperimentare situazioni bizzarre: sono una specie di calamita per balordi e curiosi.
Ho letto un articolo che mi ha devastato. Su una ragazza minorenne con tetraparesi spastica che è stata ripetutamente stuprata dal suo fisioterapista.