Un mese fa ci siamo accorte che nel manifesto sull’8 marzo di Non Una Di Meno, le persone disabili non erano citate insieme alle altre minoranze.
Abbiamo scritto loro un messaggio, e il documento ora è stato integrato.
La disabilità fatica ancora ad essere riconosciuta come materia di giustizia sociale, ma ci arriveremo.
Di seguito il nostro messaggio a Non una di meno, qui il manifesto aggiornato:
“Salve,
Nell’appello sull’8 marzo manca il riferimento alle persone disabili.
Le persone disabili:
- sono segregate negli istituti in massa e vi restano spesso tutta la vita a causa della mancanza di servizi individualizzati
- incontrano discriminazione (abilismo) ovunque, tanto che il diritto stesso all’autodeterminazione nelle piccole cose di tutti i giorni viene messo in dubbio
- sono più spesso vittime di violenza
- hanno ricevuto false promesse dall’attuale governo in merito ad un presunto innalzamento delle pensioni di invalidità, cose che non è avvenuta: le pensioni di invalidità rimangono le più basse pensioni italiane
- sono penalizzate nella misura del reddito di cittadinanza perché la pensione di invalidità viene conteggiata come reddito (!), nonostante la disabilità sia notoriamente fattore di impoverimento
- vengono trattate come fardelli passivi di cui bisogna solo prendersi curaÈ opportuno menzionare nell’appello le persone disabili come categoria discriminata per attuare un approccio intersezionale.
Grazie,
Elena e Maria Chiara Paolini
P. S. : Mancherebbero dal manifesto anche le persone Rom, minoranza estremamente stigmatizzata e esclusa”