Elena e Chiara, in spiaggia, avanzano con le carrozzine su due teli di gomma rettangolari posti uno di seguito all'altro. Elena ha una T-shirt bianca, shorts blu e ballerine nere, Chiara una canottiera bianca, shorts bianchi e Converse viola tie-dye.

Spiagge inaccessibili e soluzioni improvvisate!

Le passerelle sulla spiaggia di solito non arrivano fino alla riva. E le carrozzine elettriche sulla sabbia soffice sprofonderebbero inesorabilmente come il cavallo di Atreiu. Con anche lo sguardo triste del cavallo di Atreiu.

Che fare, nell’attesa che i Comuni muovano il culo e mettano passerelle utili?

Ispirandoci a Shane Burcaw e Hannah Aylward (Squirmy and Grubs) abbiamo comprato dei teli di gomma in un negozio di pavimenti e ogni volta ci costruiamo la nostra passerella personale fino alla sabbia bagnata (e quindi dura).

Abbiamo tre teli: una volta passate sui primi due si aggiunge davanti il terzo telo, e via via fino alla sabbia bagnata. Avanziamo come lumache, in fila, ma siamo più veloci quando i bagnanti arrivano ad aiutarci.

Il bagnasciuga non è più un miraggio per le nostre ruote e abbiamo in mente di proseguire così fino alla Puglia.

Rimane solo una difficoltà: evitare le buche infingarde fatte dai bambini a riva che scavano scavano scavano scavano come talpe. Ma siamo abituate ai crateri sui marciapiedi quindi no problem.

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