Ci scrivono:
Care Elena e Maria Chiara, sono una persona sorda operata con due impianti cocleari. Vi racconto un episodio che mi ha disturbato: l’altra sera, complici un paio di bicchieri di bianco, ho raccontato a una tavolata di sconosciuti che io sono sorda e ho due impianti cocleari, rispondendo alle loro domande (incredibile quanta curiosità possa creare, c’è davvero molta ignoranza sul tema). Io in genere non racconto mai i cavoli miei, ma solo perché non ho voglia, nella mia vita non trovo niente di strano. Comunque una commensale più o meno della mia età (45) commenta: “Beh, se hai perso l’udito significa che c’era qualcosa che non volevi sentire”, e io le ho risposto: “Pensa un po’, e a me che hanno sempre detto che sono gli effetti di una malattia genetica!!” Poi sempre la stessa persona ha aggiunto: “Ci hai mai pensato?, avresti potuto FARE L’ATLETA PARALIMPICA”. Anche lì qualcosa mi ha urtato. Io penso che se condivido qualcosa di me con te anche se non ti conosco benissimo questo non ti autorizza a fare osservazioni stupide. Io molto spesso ascolto le persone in silenzio, a volte anche per prudenza, perché penso sia sempre bene riflettere attentamente prima di parlare.
Io mi sono infastidita e mi sono ricordata per l’ennesima volta perché di questo tema è bene parlare il meno possibile e solo con persone che conosco bene, ahimè!! Vi saluto ringraziandovi per il vostro grande e bel lavoro. Un abbraccio!!
PS: lunedì avrò i colloqui annuali per discutere una mia eventuale promozione a lavoro. La mia HR (referente del personale) quando ho chiesto un avanzamento di carriera mi ha risposto che con il mio handicap è impensabile andare avanti sul lavoro e che per la carriera (cito testuali parole) “ci vuole la salute di ferro”. Che ve lo dico a ‘ffa?? Un bacio grande
Descrizione immagine: la scritta “La mia HR (referente del personale) mi ha detto che con il mio handicap un avanzamento di carriera è impensabile” e l’hashtag #StorieDiAbilismo. Grafica blu con riquadro bianco.