Caro GTT Gruppo Torinese Trasporti
Non siamo più nel Medioevo, lo sapete? (oddio, ultimamente un po’ sembra di esserlo)
Quindi le persone disabili sono membri della società, sono clienti.
A quanto pare alcuni dei vostri dipendenti non lo pensano.
Quattro dei vostri autisti di autobus il 30 maggio 2019 non hanno caricato una donna in carrozzina.
Uno di loro ha commentato “ma come si fa a mandare in giro da sola una così?“.
Questa lettera è per informarvi, e per far sì che informiate al più presto i vostri dipendenti, che le persone disabili non vengono “mandate in giro” da nessuno.
Quello che è successo è inaccettabile. È necessario che facciate al più presto ai vostri dipendenti una formazione contro ogni discriminazione, così che non ci siano più tali stronzi a impedire alle persone la libertà di movimento.
Non voler caricare una persona è discriminazione. Trattarla con paternalismo perché è disabile, pure. Più precisamente, è abilismo.
Siamo qui per restare. Regolatevi un po’.
[Elena]

“Stamattina mi sono passati davanti 4 pullman che non mi hanno caricato perché pieni o sedicenti tali. Al terzo, io, abbastanza esaurita, ho cercato di dire all’autista che anche quelli prima erano andati via ma niente, non capiva. Si è quindi rivolto ad una signora anziana: lei la capisce?
No, ovviamente no.
L’autista allora le dice, davanti a me, ma come si fa a mandare in giro da sola una così? E lei annuisce sconsolata.
Gente così ignorante che non pensa che se una così va in giro sola magari capisce quello che le viene detto davanti. Gente così di merda che non si meriterebbe queste lacrime, che però oggi trovano terreno fertile in me già un po’ triste e molto dolorante. Parola d’ordine, resistere. #gtt #ignoranza #pregiudizi #disabilita”