Ci scrivono:
Care Witty Wheels, per la vostra rubrica sull’abilismo vi racconto questa succulenta storiella.
Mia figlia è DSA [= Disturbi specifici dell’apprendimento] e frequenta la scuola media.
A parte qualche genitore che pensava avesse una malattia infettiva e potesse passare il disturbo per osmosi, abbiamo avuto un percorso scolastico abbastanza sereno fino allo scorso anno. Premetto che mia figlia studia pianoforte da tre anni e, pur non essendo Mozart (anche Mozart era DSA), se la cava abbastanza e si diletta con saggi e quant’altro.
Alle scuole medie capita però di trovarci con un’insegnante di musica abilista! Il suo abilismo è tale che lo esprime perfino nei colloqui con la famiglia, e a nulla valgono le nostre obiezioni rispetto al fatto che la ragazza sappia suonare e leggere lo spartito. Per l’insegnante la ragazza ha un deficit e deve fare un programma ridotto perché una volta, come carinamente ci fa notare lei, questi ragazzi andavano alle “scuole speciali”.
Ovviamente questo problema si registra solo in musica, perché in tutte le altre materie l’alunna segue il programma di classe e ha la media dell’otto.
La professoressa non capisce cosa vuol dire DSA e non lesina di fronte alla classe affermazioni abiliste rivolte alla ragazza, come “È inutile che ti interroghi, perché non capisci” oppure “È inutile che ti ascolti, perché non sei capace di suonare, proprio non puoi!”.
Quindi qui siamo di fronte ad un caso in cui l’abilista è talmente convinto della sua superiorità, che nega addirittura la realtà: proprio non può accettare che un’alunna con certificazione DSA sappia suonare.
Ovviamente con questa storia siamo oramai scaduti nella peggiore delle farse. Con noi che abbiamo deciso di ignorare totalmente questo individuo ributtante, che ha intrapreso l’insegnamento probabilmente solo per dar sfogo alle sue frustrazioni personali, e ci prendiamo il 6 politico che ha deciso di elargirci, nella sua magnanimità, senza mai ascoltare la ragazza suonare e senza mai interrogarla.
Questo però non prima di aver condiviso video di nostra figlia che suona con tutto il corpo docente e personale scolastico, perché grazie a Dio non tutti sono negazionisti 😉
Descrizione immagine: le scritte
“È inutile che ti interroghi, perché non capisci”
“È inutile che ti ascolti, perché non sei capace di suonare, proprio non puoi!”, l’hashtag #StorieDiAbilismo. Grafica blu con riquadro bianco